Di errori ne ho commessi tanti nella vita, ma mai uno così significativo come quello della scorsa estate. Ebbene spinto da un incondizionato amore paterno ho pensato fosse un’ottima idea prestare la mia auto a mio figlio e ai suoi amici per godersi una vacanza in Salento. Eppure le raccomandazioni c’erano tutte: dalla più blasonata e importante “guida con prudenza” a quelle più specifiche come “mi raccomando niente sigarette in auto”.

La prudenza è stata tanta… e qui mi batto un bel cinque di compiacimento e mi ritengo davvero un padre orgoglioso, ma le condizioni con cui mi ha riportato l’auto erano davvero inaccettabili (avrà preso dalla madre, che ancor oggi mangia quei suoi cracker all’acqua in auto. Che sì, saranno anche all’acqua ma di briciole ne fanno come i cracker normali). Ho trovato sabbia, cartacce e persino un pezzetto di rustico che quasi mi faceva gola.

Ammetto che all’inizio, appena visionato il danno, ho pensato che avrei potuto mandare mio figlio a lavorare in Siberia. Però poi mi sono tornati alla mente tanti ricordi, quelli in cui l’auto era solo un mezzo per vivere un’estate magica. Allora l’ho perdonato, ma andremo insieme in carrozzeria per una bella sanificazione che mi hanno detto sia in grado di eliminare i microrganismi che proliferano nell’abitacolo e nell’impianto di climatizzazione. Così chissà un giorno magari, quando avrà un figlio adolescente, saprà dove portare la sua di auto!

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